Tipologie di traumi che causano le amputazioni delle falangi I traumi che causano amputazioni si dividono principalmente in due gruppi:Lesioni degli apici digitali: solitamente dovute a traumi da scoppio.Incidenti sul lavoro o incidenti domestici: solitamente viene coinvolta la mano non dominante.Entrambe hanno indicazione chirurgica e sarà il centro di riferimento a decidere l’eventuale trattamento. Nell’immediato …
Tipologie di traumi che causano le amputazioni delle falangi
I traumi che causano amputazioni si dividono principalmente in due gruppi:
- Lesioni degli apici digitali: solitamente dovute a traumi da scoppio.
- Incidenti sul lavoro o incidenti domestici: solitamente viene coinvolta la mano non dominante.
Entrambe hanno indicazione chirurgica e sarà il centro di riferimento a decidere l’eventuale trattamento. Nell’immediato post operatorio è imperativo preservare i monconi restanti e assicurare una corretta guarigione della ferita, avviare una cauta mobilizzazione e il trattamento della cicatrice adeguato al caso clinico, in modo da evitare quanto possibile la sofferenza di circolazione ematica. Successivamente rendere morbido il moncone distale, farà aumentare i livelli di autonomia, ridurrà la sintomatologia dolorosa, i disturbi sensoriali e darà confort nella presa degli oggetti.
Complicanze nelle amputazioni
- Scarso afflusso di sangue nel moncone distale,
- Dolore della mano,
- Demineralizzazione,
- Edema fibroso,
- Alterazioni sensitive,
- Decorticalizzazione del gesto motorio,
- Rigidità capsulare e/o Articolare.
Sarà necessario il trattamento specialistico da parte del terapista della mano, al fine di raggiungere i più alti livelli di autonomia per poi riuscire nel reinserimento a lavoro, sport e hobby della persona.
Obiettivi primari da raggiungere in caso di amputazione delle falangi
Gli obiettivi a breve termine in caso di amputazione li possiamo sintetizzare nella: protezione dei monconi, prevenzione dall’esclusione del dito coinvolto durante le attività, prevenzione delle rigidità e deformità, controllare il dolore e le parestesie, prevenzione dell’insorgenza della sindrome dell’arto fantasma, migliorare le ADL (la presa nell’alimentazione, igiene personale e cura della persona). L’insorgenza della sindrome dell’arto fantasma si verifica in oltre il 50% dei casi degli amputati. I pazienti hanno un impatto negativo importante sugli esiti funzionali. Il dolore dell’arto fantasma persiste per lungo tempo, si presenta o accentua spesso la notte ed è spesso non compreso pienamente. I sintomi specifici definiti Fenomeni si dividono in Telescoping, Remaping e Paralisi appresa.
Obiettivi a medio e lungo termine
Negli obiettivi a medio e lungo termine in caso di amputazione rientra l’accettare l’impatto estetico della nuova mano, recuperare la corretta postura della mano, desensibilizzare la cute, rientro al lavoro, abilità di guida, preparare i monconi all’eventuale protesizzazione. Il trattamento riabilitativo si modificherà in base al meccanismo di lesione, tipologia del trattamento chirurgico, presa in carico post intervento, compliance del paziente nel seguire le indicazioni date e le sue richieste funzionali. Occorrerà valutare e trattare le eventuali:
- Rigidità,
- Cicatrici,
- Ridurre l’edema,
- Ridurre il dolore della mano,
- Trattare le problematiche sensitive,
- Preservare i range di movimento delle articolazioni non coinvolte,
- Massimizzare i livelli di autonomia nelle attività di vita quotidiana.
Il corretto trattamento può prevedere l’utilizzo di tutori in termoplastico e in materiale elastocompressivo, materiali siliconici, trattamenti specialistici per le cicatrici e le sue problematiche sensitive, ergonomia, utilizzo di eventuali ausili e training per lo svolgimento delle attività di vita quotidiana. La mobilizzazione precoce è fortemente indicata al fine di evitare l’instaurarsi di rigidità e deformità, ridurre la sintomatologia algica e desensibilizzare la cute con ipersensibilità, prevenire l’insorgenza della sindrome dell’arto fantasma, migliorare i livelli della qualità di vita della persona, training all’igiene personale e cura della persona. Occorrerà lavorare e accettare anche l’impatto estetico, ritorno al lavoro e/o sport; in casi selezionati occorrerà preparare i monconi alla protesizzazione.