I tendini collegano i muscoli alle ossa e consentono il movimento delle articolazioni. Nella mano vi sono i tendini flessori e tendini estensori. Questi collegano i vari muscoli dell’avambraccio e della mano fino alle falangi in modo da permettere i movimenti delle dita. I tendini flessori, nel palmo sono raccolti dalla guaina sinoviale e dalle pulegge anulari. Attraverso le pulegge di riflessione i tendini hanno un migliore scorrimento e sostegno sopportando ogni complessa funzione della mano. Il progresso tecnico ha fortemente contribuito a migliorarne i risultati. Occorre quindi sottolineare come il contributo fornito dalle conoscenze biomeccaniche e dai meccanismi di nutrizione e di cicatrizzazione degli apparati si è rivelato essenziale. Inoltre, le tecniche di mobilizzazione post-operatoria protetta attiva e passiva hanno ulteriormente permesso di ottenere risultati funzionali migliori rispetto alle tecniche precedenti.
Progressi riabilitativi e chirurgici
Nonostante i progressi nelle tecniche chirurgiche e dei protocolli di riabilitazione, l’obiettivo di una guarigione in assenza di aderenze, gap o rotture rimane difficile da raggiungere. I Chirurghi e terapisti della mano continuando a imbattersi contro le rotture tendinee e perdita del movimento hanno sviluppato strategie in grado di contrastare queste problematiche attraverso lo sviluppo di materiali biocompatibili e maggiormente resistenti alla trazione. Questo ha permesso l’evoluzione dei protocolli riabilitativi, riducendo sempre di più i tempi di immobilizzazione post operatoria, riducendo la formazione di aderenze e la promozione di un più rapido rientro nelle attività di vita quotidiana.
Problematiche
Nei casi d’insuccesso nella riparazione primaria, si costringe il paziente a un’impossibilità lavorativa, di durata variabile dai sei mesi a un anno, richiedendo vari interventi chirurgici successivi, che vanno dalla tenolisi, alla tenoartrolisi e all’innesto in due tempi o talvolta, all’amputazione. Per tali motivi funzionali e per gli aspetti socio-economici inerenti a questo tipo di lesione, viene richiesto che il trattamento delle lesioni dei tendini flessori, siano affidate a chirurghi specializzati in chirurgia della mano e terapisti specialisti della mano.
Fattori che contribuiscono alla ripresa
- Tipologia di intervento chirurgico di riparazione,
- Tipologia di riabilitazione,
- Tipologia del trauma,
- Presenza di edema,
- Sato di salute generale del paziente,
- Presenza di aderenze tendinee e/o rigidità articolari,
- Corretto posizionamento articolare del polso e delle dita,
- Corretta medicazione e bendaggio,
- Compliance del paziente nel seguire le indicazioni che vengono date dal chirurgo e terapista della mano al fine di evitare attività indesiderate.
Moove it, but don’t use it!
Grazie alle maggiori conoscenze derivanti dai numerosi studi, allo sviluppo e utilizzo di protocolli basati sulla mobilizzazione attiva precoce, si sono ridotte le complicanze dovute all’immobilizzazione post operatoria; come la funzionalità della mano lesionata, l’autonomia nelle attività di vita quotidiana della persona e gli aspetti socio-economici causati dalla lesione
Riabilitazione
È attualmente possibile permettere un più rapido rientro nelle attività di vita quotidiana e nel lavoro, oltre che a una migliore funzionalità dell’arto leso. I chirurghi e terapisti della mano ad oggi possono decidere la tipologia di trattamento basandosi sul caso clinico specifico, prendendo in considerazione le eventuali complicanze grazie a un’ampia varietà di opzioni e percorsi per il trattamento di questi importanti infortuni. Ciò richiede una stretta collaborazione e comunicazione tra le due figure professionali e il paziente, al fine di arrivare al miglior risultato.